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Continua il boom della chirurgia estetica come dono sotto l’albero. Da un lato ci sono le persone che non hanno mai effettuato interventi ma che, dopo anni di attesa, si sono finalmente fatte, o fatte fare, questo regalo. Dall’altro c’è chi l’intervento l’ha già fatto anni fa e adesso ha deciso di fare il “tagliando”.

Il trend è di cercare sempre risultati naturali che rispettino l’armoniosità del corpo oppure quella del volto nel caso, ad esempio, della rinoplastica: l’obiettivo in questo caso non è più quello di avere un micro-nasino con punta all’insù e con piccole narici (tipico di molti anni fa), ma trovare la giusta forma e proporzione rispetto al volto; non si segue quindi una moda rispetto al tipo di risultato finale che si vuole ottenere, ma piuttosto si deve trovare il modo giusto in riferimento al risultato da ottenere per ogni singolo differente viso. E se le persone cambiano sempre è impensabile replicare lo stesso naso in modo seriale su individui diversi. Il ragionamento vale, ovviamente, anche per gli altri tipi di interventi.

Gli interventi più eseguiti per le donne sono mastoplastica additiva, liposuzione, blefaroplastica e rinoplastica. Per gli uomini la rinoplastica, trapianto capelli, liposuzione e addominoscultura.

Da sottolineare che spesso gli interventi vengono richiesti anche per problemi funzionali, oltre che estetici, ma comunque non dobbiamo dimenticare che una parte del corpo non in linea con le proprie aspettative estetiche può creare un disagio psicologico invalidante quanto un difetto funzionale.

Infatti diceva bene il personaggio Agrado del film “Tutto su mia Madre” di Pedro Almodovar:

“……….. si è più autentici quanto più si assomiglia all’idea che si è sempre avuta di se stessi!”